Castelvetrano, Associazione Siciliana Amici della Musica, 1987


Sicilia, Tournèe per l' Ass. Siciliana Amici della Musica, 1998


Angera, Rocca Borromeo, Stagione Musicale Luglio 1981


Bagheria, Auditorium S. Pietro, Associazione Undamaris, 2002


Palermo, Chiesa San Saverio, per l'E. A. Teatro Massimo, 1987


Palermo, Ricordo di Vincenzo Mannino, Conservatorio, 2002


Roma, I Concerti del Tempietto, Teatro di Marcello, Agosto 1996


Termini Imerese, Amici della Musica Francesco Mulè, 2001


Vienna, Jugend und Musik, Auditorium O.R.F., Luglio 1977


Modena, Teatro Comunale, I Concerti della Domenica, 1982


Vittoria, Teatro Comunale, Stagione Amici della Musica 2003


Bergamo, Gioventù Musicale d' Italia, Sala Piatti, 1989


Taranto, Stagione Amici della Musica Arcangelo Speranza, 2001


Milano, Aula Magna dell'Universitˆ Bocconi, Stagione 1989


Palermo, EAOSS, Concerto in memoria di Salvatore Cicero, 1992
Avvertiamo la fatica di sospendere ad un frammento di tempo una sonorità che deve avere una sua perfetta, compiuta durata, e che comunque deve rientrare nel tempo.
Basterebbe un alito, appena un impercettibile alito per spezzare irrimediabilmente il respiro dell'armonia.
E Sottile non può e non vuole concederlo a se stesso, agli spazi della propria formazione stilistica, al proprio rigore formale.
Potremmo celebrare con ammirazione, in ciascuna delle sue esecuzioni, il trionfo della tecnica; preferiamo piuttosto inchinarci all'evocazione della bellezza, ad un senso della ricerca espressiva in cui l'impronta soggettiva e il riferimento alla tradizione, passione e misura, delicatezza e ardore si compenetrano come egualmente necessari e complementari.
La versatilità del maestro può includere un trascorrere di tocchi morbidi, appena sfiorati, morbidi come un fruscio, e il prorompere di un diluvio inarrestabile.
Sottile ci dimostra che "arte" è porgere con naturalezza ciò che è in realtà estremamente difficile.
Approdo, questo, cui si giunge dopo un itinerario inesausto, che mai sembrerebbe compiuto.
Il fascino delle interpretazioni del nostro pianista - oltre che nella squisita geometria della struttura - è nell'irrequietezza, dolce e fremente, di una farfalla notturna, che sembra quasi germinare dal cuore della sera, mentre tutto il suo essere cerca luce.
Bisogna forse attraversare la notte, e patirla - che sia privilegio o condanna - perchè il dissidio possa comunque placarsi in un dilagare di purezza e raggiungere il supremo equilibrio dell' armonia.

Antonella De Luca