Caltanissetta, Stagione Concertistica Amici della Musica 2004


Palermo, Concerto di Natale per il FAI, Dicembre 2003


Palermo, Aula Bunker, Anniversario Giovanni Falcone, 2010





Halle, 33 Internationales Festival


Palermo, Ass. Siciliana Amici della Musica, Dicembre 1998


Palermo, Premio Internaz. di Sicilianità Pigna d'Argento, 2009





Mosca, Ambasciata d'Italia, Orlionok, Russia - Italia, 2005


Palermo, Pal.Steri, Concerto per l'Università di Palermo, 2010


Palermo, Basilica Cattedrale, Christmas Carols, Gennaio 2001





Sicilia, Concerti di beneficenza per l'Ass. Carlo Lwanga, 2008


Mazara del Vallo, Diocesi, Concerto di Natale ,2009


Roma, Auditorium del World Food Program - Onu, 2009





Tournèe in Sicilia per l'E. A. Teatro Massimo, Dicembre 2003


San Martino delle Scale, Concerto Natalizio, Dicembre 1995


Palermo, Politeama, Anniversario Arma dei Carabinieri, 2001





Taranto, Stagione Concertistica Arcangelo Speranza, 2009


Ciminna, Concerto per l'Assoc. Amato nella Chiesa Madre, 2010


Sanzeno, Trento, Rassegna Internazionale Eccher 2006
Non è stato il solito "Concerto di Natale", niente languori, emozioni dolciastre, illusionismi consolatori.
Il Maestro e i suoi ragazzi hanno affermato, invece, con coraggio, la forza dei sentimenti, proprio in un tempo in cui i sentimenti vengono spesso considerati con sospetto, confusi con il trionfo della retorica o col consumato sentimentalismo di maniera di un mondo ovattato, cosparso si lustrini, filigrane sgargianti, neve di polistirolo.
Abbiamo respirato la forza antica e sempre nuova, della tradizione ed insieme la volontà di proiettarsi verso il futuro. Dietro la fluidità del risultato, si può facilmente intuire la fatica, una fatica che è tanto più preziosa perchè quella dei ragazzi, ma anche più gioiosa perchè si assimilata, in loro, in una manifestazione di grazia e di freschezza. Ci è rimasto dentro il gusto del canto, delle note che s'inerpicano l'una sull'altra, s'intrecciano, si perdono verso un vertice di bellezza.
Il Maestro Sottile ci ha dato un'interpretazione improntata ad un sereno equilibrio, animata da un'energia che non ha concesso nulla a un facile estetismo nè alla tentazione - che in questo caso sarebbe stata forse comprensibile - di una rilettura emotiva ed accentuatamente enfatica; ha comunicato piuttosto una sensazione di profonda pace, l'aspirazione, appena velata da un soffio lieve di rimpianto, ad un assoluto apparentemente sepolto nell'anima, ma pur sempre pulsante, vivo, irrinunciabile.
Ci è stata data la possibilità di contemplare ancora il Natale con lo sguardo incantato dei bambini, con la sublime, quieta serietà che soltanto i bambini hanno quando credono in quello che fanno, quando si identificano totalmente in un gioco terribilmente serio, in un sogno che è per loro la dimensione più vera della realtà.
Adesso che anche per noi sembra scendere la notte, possiamo soltanto invocare con umiltà un barlume che vinca l'opaco squallore delle nostre stelle di cartapesta.
Ed anche il canto diventa sommessa preghiera, si svela voce limpida di un silenzio più alto.

Antonella De Luca