Gen. CARLO GUALDI
Comandante Reg. Carabinieri Sicilia



L'Arma dei Carabinieri in Sicilia, presente con 427 stazioni nel vasto territorio isolano, ha sempre rappresentato un fermo punto di riferimento per le tante operose comunità siciliane, non solo fornendo una presenza vigile per garantire l'indispensabile cornice di sicurezza e di serenità alla popolazione, ma anche accompagnando le cittadinanze nel loro percorso di crescita e di sviluppo. Tale comune percorso dei Carabinieri e delle comunità, di cui sono al contempo membri e tutori, ha fatto crescere e consolidare un inscindibile e forte legame, che si manifesta con maggior vigore nei momenti più significativi della vita delle collettività. Così, quando il Maestro Antonio Sottile ha riportato alla luce un antico brano di musica sacra appartenente alla tradizione isnellese, e lo ha reso eseguibile con una complessa operazione di restauro musicale, l'Arma ha aderito con entusiasmo alla presentazione del lavoro, interpretandolo con i Carabinieri della Fanfara del XII Battaglione Sicilia nel Concerto del I Maggio 2000, nella splendida e imponente cornice delle Madonie, in occasione della festività religiosa del SS. Crocifisso. Quando poi il Maestro, guidato dalla sua straordinaria sensibilità artistica, ha voluto realizzare il suo Canto di Maggio, l'Arma ha risposto con gli stessi sinceri sentimenti all'iniziativa, seguendo ogni fase della realizzazione e della presentazione, sentendosi a pieno titolo parte integrante della comunità isnellese e di quella, più ampia, siciliana. Della realizzazione di questo appassionante progetto, quello che oggi mi sembra si evidenzi con maggior enfasi è che i soggetti coinvolti appaiono sempre gli stessi, oggi come allora, come dinanzi a un tipico e singolare deja vu. Infatti, a distanza di ben oltre un secolo, un maestro del Conservatorio "V. Bellini" di Palermo, ridesta e ripropone l'Inno sacro di Carlo Vito Graffeo, anch'egli musicista del Regio Conservatorio di quel tempo; la Fanfara dei Carabinieri lo ha interpretato nella stessa grande uniforme che indossavano i Carabinieri musicanti siciliani, all'epoca in cui il brano fu concepito; i cittadini di Isnello hanno potuto godere di questa preziosa opera recuperata, alla stregua degli altri isnellesi che oltre cento anni or sono la commissionarono. In tutto ciò, balza forte in evidenza come la presenza dell'Arma rappresenti un elemento di continuità, inserita come è nel tessuto connettivo di ogni socialità, vicina alle istituzioni civiche e culturali, impegnata da sempre al fianco della gente e per la gente, perciò sempre pronta ad aderire ad ogni iniziativa che rafforzi quel profondo legame con il cittadino, destinatario finale di ogni sforzo del Carabiniere.

Gen. Carlo Gualdi, Comandante della Regione Carabinieri Sicilia